Lagonegro: la città sulle falde del Monte Sirino
Il Comune di Lagonegro è situato alle falde del Monte Sirino, nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, in un’area territoriale di grande pregio naturalistico caratterizzata dalla presenza della Riserva Naturale del Lago Laudemio di origine glaciale che si trova a oltre 1500 mt di quota, sul versante nord del Massiccio del Sirino, ricco di splendide faggete. Lagonegro confina con i comuni di: Casalbuono (SA), Casaletto Spartano (SA), Lauria (PZ), Moliterno, Montesano sulla Marcellana (SA), Nemoli (PZ), Rivello (PZ), Tortorella (SA).
Il paese, che deve le sue origini ai monaci basiliani che qui si insediarono nel IX sec. ed edificarono il Convento di San Filippo, distingue una parte storica, con i ruderi dell’antico castello raggiungibile percorrendo una scalinata del 1603 che attraversa la “Porta di Ferro”, l’originario accesso al borgo che reca ancora lo stemma della città post-feudale (San Michele Arcangelo che uccide il drago) e conduce alla Chiesa romanica di San Nicola di Bari (IX-X sec.), Concattedrale della Diocesi Tursi-Lagonegro, dove una leggenda colloca la sepoltura, nel 1506, di Lisa del Giocondo, la ‘Monna Lisa’ dipinta da Leonardo Da Vinci; e una parte più moderna che affaccia su una grande piazza dove si incontrano la Parrocchiale della Trinità che d’inverno custodisce la statua della Madonna del Sirino, il settecentesco Palazzo Corrado, la Chiesa della Madonna delle Grazie, la seicentesca Chiesa di Sant’Anna e quella del Crocifisso che custodiscono pregiate opere d’arte. Poco distante dal paese si trova una chiesa annessa al Monastero di Santa Maria degli Angeli del IX sec. che custodisce una preziosa tela seicentesca di Mattia Preti, mentre sul Monte Sirino, che è stato più volte arrivo di tappa nel Giro d’Italia, si può ammirare la seicentesca Cappella della Madonna della Neve che in estate custodisce la statua della Madonna oggetto di grande devozione e celebrata la terza domenica di giugno e di settembre.
La sua favorevole posizione rende Lagonegro meta ogni anno degli appassionati di sci attratti dal complesso sciistico che si snoda sul Monte Sirino, ma gli amanti dello sport possono anche dedicarsi all’equitazione grazie ai numerosi maneggi o pedalare sulla ciclopedonale che da Lagonegro va a Rotonda sul percorso che attraversa il vecchio tracciato della Ferrovia Calabro-Lucana.
La tradizione culinaria di Lagonegro annovera due tipicità P.A.T.: la Minestra ‘a munacale’, minestra tipica del periodo autunnale a base di castagne, fagioli, peperone in polvere, olio extravergine d’oliva e peperoncino, e le patate sfritte, un piatto a base di patate, polvere di peperone, aglio, peperoni essiccati, olio, sale.
A Lagonegro è nato e vissuto il noto cantante Pino Mango.
666 m s.l.m.
5127 abitanti
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Maratea
Maratea è in posizione dominante sul Golfo di Policastro. Il centro abitato è abbarbicato sul versante settentrionale del Monte San Biagio, incorniciato dal fitto Bosco dei Carpini.
Trecchina
L'antica Triclina si sviluppa tra lo sperone roccioso del castello, a strapiombo sul fiume Noce, e il borgo adagiato su un terrazzo lacustre pleistocenico pianeggiante.
Rivello
L'antica città lucana di Sirinos che domina la Valle del Noce, fortificata dai longobardi, è da sempre luogo amato e raccontato da scrittori e artisti.
Lagonegro
La città che guarda al Massiccio del Sirino e alla costa di Maratea, con le sue ripide scalinate e i vicoli che risalgono verso il castello feudale
Nemoli
Il borgo al centro della Valle del Noce, circondato dai boschi che incorniciano il meraviglioso Lago Sirino, residuo di un grande bacino pleistocenico.
Lauria
Lauria è il paese più popoloso della Valle del Noce. Il centro abitato si compone di due rioni: quello superiore, il "Castello" e quello inferiore, detto il "Borgo".
Latronico
Latronico è la città del benessere dove, in località Calda, sgorgano le celebri acque termali. Il centro abitato è protetto dalla mole rocciosa del Monte Alpi.
Episcopia
Episcopia domina la valle del Sinni e le sue origini risalgono all'epoca bizantina quando fu fortificata con i due torrioni e il Castello che tutt'ora connotano il centro abitato.
Fardella
Sorto intorno alla fine del XVI secolo, Fardella si trova in una vallata del Parco Nazionale del Pollino circondata da fitte aree boschive.
Chiaromonte
Situato in un'area abitata sin dall'Età del Ferro, il centro storico di Chiaromonte è stato fortificato a partire dal medioevo a guardia della valle del Sinni e del Serrapotamo.
Senise
Uno dei principali centri abitati del Parco del Pollino, Senise si sviluppa nella valle del Sinni nel contesto dello splendido scenario della diga di Monte Cotugno.
Francavilla in Sinni
Francavilla sorse intorno alla Certosa di San Nicola, in un contesto ambientale e naturalistico di grande pregio tra zone montane e medie colline.
San Costantino Albanese
Il casale di Shën Kostandini fu fondato da comunità provenienti dall'Albania nel XVI secolo: la lingua e le tradizioni arbëreshe sono tuttora vive.
San Paolo Albanese
È il comune più piccolo della Basilicata, arroccato in posizione dominante sulla valle del Sarmento. San Paolo è stato fondato da gruppi di profughi albanesi nel XVI sec.
Cersosimo
Cersosimo sorge a confine con la Calabria in un'area abitata sin dal IV sec. a.C. Il suo nome deriva dal monastero bizantino dedicato a Santa Maria di Kyr-Zosimo.
Noepoli
L'antica Noja, di origini enotrie e lucane, sorge tra il Sinni e il Sarmento in un paesaggio suggestivo segnato da imponenti pareti e guglie rocciose.
San Giorgio Lucano
Fondato nel XVI secolo ad opera di profughi albanesi, il paese sorge in collina sul fiume Sarmento in un paesaggio contrassegnato da numerose grotte tra i calanchi.
Valsinni
L'antica Favale domina la Valle del Sinni arroccata intorno al castello dove oggi il Parco letterario rievoca la breve e sfortunata esistenza della poetessa Isabella Morra.
Colobraro
Antico centro basiliano, Colobraro sorge su uno sperone argilloso che fronteggia Valsinni, intorno al castello di epoca medievale da cui si domina la Valle fino allo Jonio.
Tursi
Il paese della "rabatana" sorse in un'area densamente popolata sia dagli enotri che dai greci; un paesaggio epico a cui ha dato voce il poeta tursitano Albino Pierro.
Rotondella
Per la straordinaria posizione panoramica, Rotondella è detta il "Balcone dello Jonio": dalla sommità del paese, infatti, l'orizzonte spazia dal Pollino alla costa magnogreca.
Nova Siri
Sorto come avamposto militare in epoca bizantina, al confine con la Calabria, Nova Siri rievoca la celebre Siris magnogreca attestata da Strabone.