Latronico: la città del benessere
Il Comune di Latronico è situato nel Parco Nazionale del Pollino, in un’area territoriale prevalentemente montuosa, attraversata dal Fiume Sinni e caratterizzata dalla presenza dei calanchi, profondi solchi nel terreno dovuti ad un fenomeno geomorfologico di erosione dell’argilla per effetto delle acque piovane e modellati dal tempo, che delimitano i lati est e nord-est del centro storico e da cui sono visibili le montagne del massiccio del Pollino, la località Colle dei Greci e gran parte della vallata del Sinni. Condivide con Castelsaraceno il Massiccio del Monte Alpi la cui cima più alta, Pizzo Falcone, tocca i 1900 metri. Confina con i comuni di: Carbone, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Castelsaraceno, Episcopia, Fardella, Lauria, tutti nella provincia di Potenza.
In località Calda le sorgenti termali hanno favorito lo stanziamento di insediamenti umani fin dal mesolitico come testimoniato dalle ricerche archeologiche nelle omonime grotte. Ricerche archeologiche hanno provato inoltre l’esistenza di un insediamento Enotrio presso località “Colle dei Greci”.
Latronico è definito la città “del benessere” appunto perchè ricca di sorgenti di acque termali, in particolare in località Calda dove è possibile ammirare l’opera dell’artista Anish Kapoor dal titolo “Earth Cinema” (Cinema di Terra), che ha l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sul tema dell’acqua.”
Del patrimonio architettonico fanno parte Palazzo Arcieri e Palazzo Gioia, oltre alla Chiesa di San Nicola (XII sec.), la Basilica Pontificia minore di Sant’Egidio Abate (XV sec. circa) ristrutturata a seguito di vari terremoti e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie con le importanti opere d’arte in esse custodite.
Da visitare: il Museo Civico Archeologico dove sono conservati reperti datati tra VII e VI sec. a.C. provenienti dalle grotte di località Calda e dalla Necropoli Enotria di Colle dei Greci; il Museo delle Arti, dei Mestieri e della Civiltà Contadina dedicato all’esposizione degli utensili utilizzati per gli antichi mestieri: falegname, fabbro, calzolaio; il Museo del Termalismo che ha sede nei locali del vecchio stabilimento termale di Latronico, costruito nel 1928.
In Contrada Iannazzo alle pendici del Monte Alpi, è possibile vedere su una grossa lastra di pietra il fossile di un pesce risalente a circa 30 milioni di anni fa e ricondotto ad un esemplare di Istiophoridae del genere makaira (noto agli appassionati di pesca come marlin) lungo 235 cm, alto 95 cm e dal rostro di 30 cm, preziosa testimonianza di un ambiente marino risalente al Miocene.
Della tradizione artigianale di Latronico fanno parte la pratica del “Puntino ad ago”, una tecnica di ricamo molto laboriosa probabilmente mutuata dall’antica Grecia e con la quale si realizzano pregevoli merletti, e la lavorazione della pietra grazie alla presenza sul Monte Alpi di giacimenti di pirite, marmo, quarzo, talco e alabastro bianco.
Tra i prodotti della tradizione enogastronomica si ritrovano: il cece rosso, il cece tondino e il ‘biscotto a otto’, un biscotto prodotto da un impasto semplice a base di farina di grano Carosello, acqua e sale che viene prima scaldato in acqua bollente e poi cotto in forno e la cui peculiarità è la forma, quella del numero otto, simbolo magico e dell'infinito.
888 m s.l.m.
4104 abitanti
T.4: Latronico-Episcopia
T.5: Latronico-Episcopia
CASA VACANZA Monteverde
Via Monteverde 2
0973 858012 - 340 328 0447
APERTO TUTTO L’ANNO
B&B Porta d’Alpi
328 6620101
APERTO TUTTO L’ANNO
B&B Villa Giacomina
320 9333729
APERTO TUTTO L’ANNO
B&B Di via Pindaro
335 6652125 – 348 5702628
APERTO TUTTO L’ANNO
B&B Delle Terme
0973 859408 - 327 9811012
APERTO TUTTO L’ANNO
CASA VACANZA Civico 25
339 5290700 - 329 4374280
APERTO TUTTO L’ANNO
Hotel Terme
Contrada Calda
0973 576586 – 349 3233683
APERTO TUTTO L’ANNO
Den Hotel
Contrada Calda
0973 858163 – 393 951589
RIFUGIO DI MONTAGNA La Faggeta
Malboschetto
320 0885824 – 377 2327833
Just Burger & Pizza
371 3796978
APERTO TUTTO L’ANNO
Taverna Nonna Vera
0973 258328 - 333 204 9406
CHIUSO IL LUNEDÌ E IL MARTEDÌ.
Street 101 Bar Ristorante
Strada Provinciale 101
377 366 0894
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La Particolare Pizzeria
338 833 2401
CHIUSO IL MARTEDÌ
Al solito posto
bar pizzeria d’asporto
0973 302865
Piccolo Paradiso Sala ricevimenti
0973 851870 - 388 74 74 699
www.piccoloparadisoricevimenti.it
Frillos Ristorante pizzeria
350 9058575
CHIUSO IL MERCOLEDÌ
Maratea
Maratea è in posizione dominante sul Golfo di Policastro. Il centro abitato è abbarbicato sul versante settentrionale del Monte San Biagio, incorniciato dal fitto Bosco dei Carpini.
Trecchina
L'antica Triclina si sviluppa tra lo sperone roccioso del castello, a strapiombo sul fiume Noce, e il borgo adagiato su un terrazzo lacustre pleistocenico pianeggiante.
Rivello
L'antica città lucana di Sirinos che domina la Valle del Noce, fortificata dai longobardi, è da sempre luogo amato e raccontato da scrittori e artisti.
Lagonegro
La città che guarda al Massiccio del Sirino e alla costa di Maratea, con le sue ripide scalinate e i vicoli che risalgono verso il castello feudale
Nemoli
Il borgo al centro della Valle del Noce, circondato dai boschi che incorniciano il meraviglioso Lago Sirino, residuo di un grande bacino pleistocenico.
Lauria
Lauria è il paese più popoloso della Valle del Noce. Il centro abitato si compone di due rioni: quello superiore, il "Castello" e quello inferiore, detto il "Borgo".
Latronico
Latronico è la città del benessere dove, in località Calda, sgorgano le celebri acque termali. Il centro abitato è protetto dalla mole rocciosa del Monte Alpi.
Episcopia
Episcopia domina la valle del Sinni e le sue origini risalgono all'epoca bizantina quando fu fortificata con i due torrioni e il Castello che tutt'ora connotano il centro abitato.
Fardella
Sorto intorno alla fine del XVI secolo, Fardella si trova in una vallata del Parco Nazionale del Pollino circondata da fitte aree boschive.
Chiaromonte
Situato in un'area abitata sin dall'Età del Ferro, il centro storico di Chiaromonte è stato fortificato a partire dal medioevo a guardia della valle del Sinni e del Serrapotamo.
Senise
Uno dei principali centri abitati del Parco del Pollino, Senise si sviluppa nella valle del Sinni nel contesto dello splendido scenario della diga di Monte Cotugno.
Francavilla in Sinni
Francavilla sorse intorno alla Certosa di San Nicola, in un contesto ambientale e naturalistico di grande pregio tra zone montane e medie colline.
San Costantino Albanese
Il casale di Shën Kostandini fu fondato da comunità provenienti dall'Albania nel XVI secolo: la lingua e le tradizioni arbëreshe sono tuttora vive.
San Paolo Albanese
È il comune più piccolo della Basilicata, arroccato in posizione dominante sulla valle del Sarmento. San Paolo è stato fondato da gruppi di profughi albanesi nel XVI sec.
Cersosimo
Cersosimo sorge a confine con la Calabria in un'area abitata sin dal IV sec. a.C. Il suo nome deriva dal monastero bizantino dedicato a Santa Maria di Kyr-Zosimo.
Noepoli
L'antica Noja, di origini enotrie e lucane, sorge tra il Sinni e il Sarmento in un paesaggio suggestivo segnato da imponenti pareti e guglie rocciose.
San Giorgio Lucano
Fondato nel XVI secolo ad opera di profughi albanesi, il paese sorge in collina sul fiume Sarmento in un paesaggio contrassegnato da numerose grotte tra i calanchi.
Valsinni
L'antica Favale domina la Valle del Sinni arroccata intorno al castello dove oggi il Parco letterario rievoca la breve e sfortunata esistenza della poetessa Isabella Morra.
Colobraro
Antico centro basiliano, Colobraro sorge su uno sperone argilloso che fronteggia Valsinni, intorno al castello di epoca medievale da cui si domina la Valle fino allo Jonio.
Tursi
Il paese della "rabatana" sorse in un'area densamente popolata sia dagli enotri che dai greci; un paesaggio epico a cui ha dato voce il poeta tursitano Albino Pierro.
Rotondella
Per la straordinaria posizione panoramica, Rotondella è detta il "Balcone dello Jonio": dalla sommità del paese, infatti, l'orizzonte spazia dal Pollino alla costa magnogreca.
Nova Siri
Sorto come avamposto militare in epoca bizantina, al confine con la Calabria, Nova Siri rievoca la celebre Siris magnogreca attestata da Strabone.