Noepoli: il paese di origini enotrie del feudo di Noja
Il territorio del Comune di Noepoli, piuttosto vasto, è situato nel Parco Nazionale del Pollino, tra il Torrente Rubbio e i fiumi Sinni e Sarmento. Tra i luoghi di pregio sono annoverati il vasto Bosco della Farneta, condiviso con il comune di San Costantino Albanese, e il Pian delle Rose, piccolo lembo pianeggiante su un antico terrazzo fluviale, tra i comuni di Senise e San Giorgio Lucano, intensamente coltivato. Confina con i comuni di: Cersosimo (PZ), Chiaromonte (PZ), Colobraro (MT), San Costantino Albanese (PZ), San Giorgio Lucano (MT), San Paolo Albanese (PZ), Senise (PZ), Valsinni (MT). Storia ricca e affascinante quella di Noepoli, dove scavi archeologici nel centro abitato hanno portato alla luce una necropoli con tombe enotrie e lucane, i cui reperti sono conservati nel museo della Siritide di Policoro.
Il documento più antico riferito a Noepoli risale al 1133, durante la dominazione normanna, epoca in cui il feudo di Noja faceva parte della contea di Chiaromonte, sotto il governo dei Sanseverino. Nel 1404 fu staccato dalla contea di Chiaromonte e incorporato nel demanio regio, e nel 1553 fu venduto ai Pignatelli. Nel 1863 a seguito del regio decreto emanato da Vittorio Emanuele l’antica denominazione feudale di Noja, dal basso latino ‘novium’, cioè terra umida e grassa adatta al pascolo, fu sostituita in Noepoli, ‘città nuova’.
Il borgo di Noepoli si divide in due parti: quella “vecchia” si sviluppa nella parte alta intorno al castello, mentre ai piedi del colle è situato il borgo, detto “Casale”.
Il patrimonio architettonico è abbastanza ricco e comprende: il Palazzo Vitelli (XV sec.), che era l’antico castello, mentre oggi è la sede del Municipio; la Chiesa Madre della Visitazione della Beata Vergine (XVI sec.) che custodisce un fonte battesimale e un crocifisso ligneo del XV secolo; la Cappella della Madonna di Costantinopoli (XV sec.) e quella della Madonna del Rosario (XVI sec.); i resti del Monastero di S. Maria della Saectara (X-XI sec.) situato in prossimità del torrente Rubbio, e che fu sede dei profughi albanesi provenienti dalla città di Korone. Un aneddoto singolare riguarda Palazzo “De Cicco” che presenta un bellissimo portale e che oggi è di proprietà del Comune. Durante la signoria dei Pignatelli, venne applicato il potere dello jus primae noctis, un antico diritto feudale che conferiva al signore del feudo il diritto di giacere con la sposa di un altro uomo la prima notte di nozze, e per esercitare questo diritto fu costruito il Palazzo del piacere (XVII sec.), l’attuale Palazzo “De Cicco”.
676 m s.l.m.
767 abitanti
T.9: Noepoli-San Giorgio Lucano
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Ristorante Lombardi (Home Restaurant)
376 0201527
APERTO TUTTO L’ANNO
RISTORANTE/PIZZERIA Il Fosso
0973 92413
APERTO TUTTO L’ANNO
Maratea
Maratea è in posizione dominante sul Golfo di Policastro. Il centro abitato è abbarbicato sul versante settentrionale del Monte San Biagio, incorniciato dal fitto Bosco dei Carpini.
Trecchina
L'antica Triclina si sviluppa tra lo sperone roccioso del castello, a strapiombo sul fiume Noce, e il borgo adagiato su un terrazzo lacustre pleistocenico pianeggiante.
Rivello
L'antica città lucana di Sirinos che domina la Valle del Noce, fortificata dai longobardi, è da sempre luogo amato e raccontato da scrittori e artisti.
Lagonegro
La città che guarda al Massiccio del Sirino e alla costa di Maratea, con le sue ripide scalinate e i vicoli che risalgono verso il castello feudale
Nemoli
Il borgo al centro della Valle del Noce, circondato dai boschi che incorniciano il meraviglioso Lago Sirino, residuo di un grande bacino pleistocenico.
Lauria
Lauria è il paese più popoloso della Valle del Noce. Il centro abitato si compone di due rioni: quello superiore, il "Castello" e quello inferiore, detto il "Borgo".
Latronico
Latronico è la città del benessere dove, in località Calda, sgorgano le celebri acque termali. Il centro abitato è protetto dalla mole rocciosa del Monte Alpi.
Episcopia
Episcopia domina la valle del Sinni e le sue origini risalgono all'epoca bizantina quando fu fortificata con i due torrioni e il Castello che tutt'ora connotano il centro abitato.
Fardella
Sorto intorno alla fine del XVI secolo, Fardella si trova in una vallata del Parco Nazionale del Pollino circondata da fitte aree boschive.
Chiaromonte
Situato in un'area abitata sin dall'Età del Ferro, il centro storico di Chiaromonte è stato fortificato a partire dal medioevo a guardia della valle del Sinni e del Serrapotamo.
Senise
Uno dei principali centri abitati del Parco del Pollino, Senise si sviluppa nella valle del Sinni nel contesto dello splendido scenario della diga di Monte Cotugno.
Francavilla in Sinni
Francavilla sorse intorno alla Certosa di San Nicola, in un contesto ambientale e naturalistico di grande pregio tra zone montane e medie colline.
San Costantino Albanese
Il casale di Shën Kostandini fu fondato da comunità provenienti dall'Albania nel XVI secolo: la lingua e le tradizioni arbëreshe sono tuttora vive.
San Paolo Albanese
È il comune più piccolo della Basilicata, arroccato in posizione dominante sulla valle del Sarmento. San Paolo è stato fondato da gruppi di profughi albanesi nel XVI sec.
Cersosimo
Cersosimo sorge a confine con la Calabria in un'area abitata sin dal IV sec. a.C. Il suo nome deriva dal monastero bizantino dedicato a Santa Maria di Kyr-Zosimo.
Noepoli
L'antica Noja, di origini enotrie e lucane, sorge tra il Sinni e il Sarmento in un paesaggio suggestivo segnato da imponenti pareti e guglie rocciose.
San Giorgio Lucano
Fondato nel XVI secolo ad opera di profughi albanesi, il paese sorge in collina sul fiume Sarmento in un paesaggio contrassegnato da numerose grotte tra i calanchi.
Valsinni
L'antica Favale domina la Valle del Sinni arroccata intorno al castello dove oggi il Parco letterario rievoca la breve e sfortunata esistenza della poetessa Isabella Morra.
Colobraro
Antico centro basiliano, Colobraro sorge su uno sperone argilloso che fronteggia Valsinni, intorno al castello di epoca medievale da cui si domina la Valle fino allo Jonio.
Tursi
Il paese della "rabatana" sorse in un'area densamente popolata sia dagli enotri che dai greci; un paesaggio epico a cui ha dato voce il poeta tursitano Albino Pierro.
Rotondella
Per la straordinaria posizione panoramica, Rotondella è detta il "Balcone dello Jonio": dalla sommità del paese, infatti, l'orizzonte spazia dal Pollino alla costa magnogreca.
Nova Siri
Sorto come avamposto militare in epoca bizantina, al confine con la Calabria, Nova Siri rievoca la celebre Siris magnogreca attestata da Strabone.