Rivello: il paese medievale che domina la Valle del Noce
Il Comune di Rivello è compreso nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, arroccato su uno stretto crinale a dominare la Valle del Noce, e si estende su un territorio prevalentemente montuoso tra Madonna di Sirino (1800), Serra Lunga (1420) e Monte Coccovello (1512). Ѐ tagliato in due dal Fiume Noce all’altezza del capoluogo, e confina con i comuni di: Casaletto Spartano (SA), Lagonegro (PZ), Maratea (PZ), Sapri (SA), Tortorella (SA), Trecchina (PZ) e Nemoli (PZ).
Il borgo è certamente tra i più interessanti della regione per l’eccezionale posizione panoramica, e la parte storica è raggiungibile attraversando un intreccio di vicoletti e gradinate che si intersecano con stretti cunicoli che custodiscono come un tesoro il Palazzo Megale, le cui origini risalgono all’anno 1000 e la cui struttura comprende una cappella gentilizia esterna e una cappella interna dedicata alla Madonna del Rosario.
Le origini di Rivello sono antiche come testimoniano gli scavi archeologici di Serra Città. Il paese, che vanta un elevato numero tra chiese e cappelle, si suddivide in una parte alta dominata dalla Chiesa Madre di San Nicola (XI sec.) dalla bellissima facciata con decorazioni tipiche dell’arte barocca napoletana e tre portali risalenti al 1744, e una parte bassa dove si trovano la Chiesa di Santa Maria del Poggio che ospita diversi dipinti come la Deposizione (1720) di Salvatore Ferrari e l’Ultima Cena (XVIII sec) di Luca Giordano, oltre ad un fonte battesimale del XVI secolo, e il cinquecentesco convento di Sant’Antonio che nell’ex refettorio custodisce un grandioso dipinto dell'Ultima Cena datato 1559, realizzato da Giovanni Todisco da Abriola, oltre ad un coro ligneo del XVII secolo custodito nella chiesa del convento. Si possono, inoltre, ammirare la Chiesa dell'Annunziata che conserva un bel trittico ad affresco del XIV secolo e un gruppo scultoreo dell'Annunciazione in pietra dipinta del 1500; la Chiesa di San Michele, dal portale barocco, la Chiesa di Santa Barbara.
A Rivello sono state girate alcune scene del film storico “Passannante” (2011), diretto da Sergio Colabona e dedicato alla figura di Giovanni Passannante, l’anarchico originario di Savoia di Lucania che nel 1878 attenta alla vita di re Umberto I di Savoia, durante una sua visita a Napoli.
Tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali spiccano: “O' pizzetto Chien”, una pizza ripiena che si presenta in due varianti legate alle ritualità: ripiena di cipolle dolci bianche e alici sotto sale quella del Venerdì Santo; con uova, salumi e formaggi quella del Sabato Santo; la “Cuccìa”, una zuppa che si cucina il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, e composta da tredici legumi: cicerchie, ceci, fagioli di tre diverse qualità, farro, fave, grano, granone bianco e giallo, lenticchie e piselli; “O Conuglj Chien”, una pietanza a base di coniglio al sugo ripieno con un impasto di pane sbriciolato, uva sultanina, uova, prezzemolo, aglio, un pizzico di pepe nero, fegatini soffritti, sale e un filo d'olio extra vergine di oliva.
479 m s.l.m.
2537 abitanti
T.3: Rivello-Lagonegro
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Maratea
Maratea è in posizione dominante sul Golfo di Policastro. Il centro abitato è abbarbicato sul versante settentrionale del Monte San Biagio, incorniciato dal fitto Bosco dei Carpini.
Trecchina
L'antica Triclina si sviluppa tra lo sperone roccioso del castello, a strapiombo sul fiume Noce, e il borgo adagiato su un terrazzo lacustre pleistocenico pianeggiante.
Rivello
L'antica città lucana di Sirinos che domina la Valle del Noce, fortificata dai longobardi, è da sempre luogo amato e raccontato da scrittori e artisti.
Lagonegro
La città che guarda al Massiccio del Sirino e alla costa di Maratea, con le sue ripide scalinate e i vicoli che risalgono verso il castello feudale
Nemoli
Il borgo al centro della Valle del Noce, circondato dai boschi che incorniciano il meraviglioso Lago Sirino, residuo di un grande bacino pleistocenico.
Lauria
Lauria è il paese più popoloso della Valle del Noce. Il centro abitato si compone di due rioni: quello superiore, il "Castello" e quello inferiore, detto il "Borgo".
Latronico
Latronico è la città del benessere dove, in località Calda, sgorgano le celebri acque termali. Il centro abitato è protetto dalla mole rocciosa del Monte Alpi.
Episcopia
Episcopia domina la valle del Sinni e le sue origini risalgono all'epoca bizantina quando fu fortificata con i due torrioni e il Castello che tutt'ora connotano il centro abitato.
Fardella
Sorto intorno alla fine del XVI secolo, Fardella si trova in una vallata del Parco Nazionale del Pollino circondata da fitte aree boschive.
Chiaromonte
Situato in un'area abitata sin dall'Età del Ferro, il centro storico di Chiaromonte è stato fortificato a partire dal medioevo a guardia della valle del Sinni e del Serrapotamo.
Senise
Uno dei principali centri abitati del Parco del Pollino, Senise si sviluppa nella valle del Sinni nel contesto dello splendido scenario della diga di Monte Cotugno.
Francavilla in Sinni
Francavilla sorse intorno alla Certosa di San Nicola, in un contesto ambientale e naturalistico di grande pregio tra zone montane e medie colline.
San Costantino Albanese
Il casale di Shën Kostandini fu fondato da comunità provenienti dall'Albania nel XVI secolo: la lingua e le tradizioni arbëreshe sono tuttora vive.
San Paolo Albanese
È il comune più piccolo della Basilicata, arroccato in posizione dominante sulla valle del Sarmento. San Paolo è stato fondato da gruppi di profughi albanesi nel XVI sec.
Cersosimo
Cersosimo sorge a confine con la Calabria in un'area abitata sin dal IV sec. a.C. Il suo nome deriva dal monastero bizantino dedicato a Santa Maria di Kyr-Zosimo.
Noepoli
L'antica Noja, di origini enotrie e lucane, sorge tra il Sinni e il Sarmento in un paesaggio suggestivo segnato da imponenti pareti e guglie rocciose.
San Giorgio Lucano
Fondato nel XVI secolo ad opera di profughi albanesi, il paese sorge in collina sul fiume Sarmento in un paesaggio contrassegnato da numerose grotte tra i calanchi.
Valsinni
L'antica Favale domina la Valle del Sinni arroccata intorno al castello dove oggi il Parco letterario rievoca la breve e sfortunata esistenza della poetessa Isabella Morra.
Colobraro
Antico centro basiliano, Colobraro sorge su uno sperone argilloso che fronteggia Valsinni, intorno al castello di epoca medievale da cui si domina la Valle fino allo Jonio.
Tursi
Il paese della "rabatana" sorse in un'area densamente popolata sia dagli enotri che dai greci; un paesaggio epico a cui ha dato voce il poeta tursitano Albino Pierro.
Rotondella
Per la straordinaria posizione panoramica, Rotondella è detta il "Balcone dello Jonio": dalla sommità del paese, infatti, l'orizzonte spazia dal Pollino alla costa magnogreca.
Nova Siri
Sorto come avamposto militare in epoca bizantina, al confine con la Calabria, Nova Siri rievoca la celebre Siris magnogreca attestata da Strabone.