San Costantino Albanese: custode dei riti e della cultura arbëreshe
Il Comune di San Costantino Albanese è situato nella Val Sarmento sul versante lucano del Parco Nazionale del Pollino, in provincia di Potenza, in un’area di pregio naturalistico con la Valle Rubbio, una meraviglia di boschi di querce, agrifogli, cerri e roverelle, la Sorgente Catusa, circondata da faggi secolari, Timpa di Pietrasasso, costituita da massicci basalti, un grosso dente di roccia che si erge verso il cielo, località Acquafredda da cui si può ammirare il paesaggio che spazia dal Monte Caramola alle valli del Sinni e del Rubbio. San Costantino Albanese confina con i comuni di: Chiaromonte, Francavilla in Sinni, Noepoli, San Paolo Albanese, Terranova di Pollino, tutti nella provincia di Potenza.
Il paese è stato fondato nel 1534 da popolazioni albanesi provenienti dall’Albania e dalla Morea (Grecia meridionale), sfuggiti all’invasione degli Ottomani, che qui crearono il casale di Shën Kostandini basato su un'economia agricola tramandando fino ad oggi gli usi, i costumi, la lingua e i riti della cultura arbëreshe. Se si passa da queste parti la seconda domenica di maggio si può assistere ai ‘Nusazit’, celebrazioni in onore della Madonna della Stella, Protettrice di San Costantino Albanese, una processione molto suggestiva alla quale partecipano le ragazze nubili che chiedono alla Madonna la grazia del matrimonio. La conservazione del rito Greco-Bizantino fa rientrare la comunità sotto la giurisdizione ecclesiastica dell’Eparchia di Lungro.
Di notevole rilevanza il patrimonio architettonico con la Chiesa della Madonna delle Grazie edificata nel 1622; la Chiesa Madre di San Costantino ed Elena (XVII sec.), in stile barocco, situata nella piazza principale di San Costantino Albanese, sulla cui facciata si possono ammirare le maioliche che raffigurano il Santo, San Pietro e San Paolo. All’interno sono custoditi un battistero in rame rosso e vari dipinti realizzati nel periodo che va dal XVI al XVIII secolo; il Santuario di Santa Maria della Stella (Shër Meria lllëthit), immerso tra cerri e ulivi, fu edificato nel XVII secolo su un preesistente edificio bizantino del X-XI secolo, e l’architettura presenta elementi bizantini come la cupola a calotta decorata da suggestivi affreschi (XVII secolo) attribuiti a Belisario Corinzio. Nel Santuario sono custoditi anche una tela raffigurante la Madonna della Stella e un altare barocco del XVII secolo; il Monastero baronale di Santa Maria della Saectara situato in località Lupariello di cui sono visibili solo i ruderi; la Cappella della Madonna della Conselva in località Acquafredda.
Quale scrigno della cultura albanese, a San Costantino ha sede l’Etnomuseo della Civiltà Arbëreshe, situato in un edificio nel centro storico del paese, dove è possibile ammirare la collezione di attrezzi del lavoro pastorale e gli strumenti per la lavorazione del latte, i preziosi costumi tradizionali arbëreshe, e il telaio per la lavorazione e la tessitura della ginestra. Il museo è anche dotato di un laboratorio per la costruzione di strumenti musicali come la ‘surdulina’, simile alla zampogna, composta da un otre di capretto o pecora nel quale sono inserite delle canne e le note vengono generate aprendo e chiudendo i fori posti su di esse.
Gli amanti dell’avventura possono affrontare il “Volo dell’Aquila”, una bellissima esperienza su un deltaplano, fissato ad un cavo d’acciaio lungo 984 metri, partendo da una quota a monte di 854 metri e raggiungendo il punto a valle a 579 metri.
La cultura arbëreshe è ben conservata anche nell’ambito enogastronomico dove, tra i Prodotti Agricoli Tradizionali, troviamo: il ‘kulac’ o gugliaccio, un dolce già in uso nel XVI secolo, base di farina di grano tenero, semola rimacinata, uova, olio extravergine che nella tradizione veniva preparato e confezionato dai parenti dello sposo il giovedì prima del matrimonio officiato secondo il rito greco-bizantino della Chiesa Ortodossa; lo “Shtridhla”, un tipo di pasta fresca un tempo chiamata ‘la pasta dei poveri’, a base di farina di carosella, semola, acqua calda e olio extravergine d’oliva; i “tarali”, un prodotto da forno che ha la forma del 3 romano (III) a base di farina, acqua, sale e semi di finocchio selvatico.
650 m s.l.m.
621 abitanti
T.10: San COstantino Albanese-San Paolo Albanese
Rifugio Acquafredda
347 4554764 - 0973 91241
www.rifugioacquafredda.it
APERTO TUTTO L’ANNO
AFFITACAMERE Tri Kartuce
340 0957629 - 0973 91285
APERTO TUTTO L’ANNO
AFFITACAMERE Tempio Aurora
349 0711501 - 339 2187898
B&B Bonci
335 8032979 - 342 0201313
AGRITURISMO Acacia
0973 91084 - 340 0952976
www.agriturismoacacia.it
APERTO PER PERIODI LIMITATI
AGRITURISMO Azienda Agricola Conserva del Pollino
0973 91383 - 335 470391
www.conservadelpollino.com
APERTO TUTTO L’ANNO
AGRITURISMO Azienda Agricola Piano Martorino
0973 91317 - 340 7104912
www.agriturismopianomartorino.com
APERTO TUTTO L’ANNO
Rifugio Acquafredda
347 4554764 - 0973 91241
www.rifugioacquafredda.it
APERTO TUTTO L’ANNO
Conserva del Pollino
0973 91383
Tri Kartuce
0973 91285
Agriturismo Piano Martorino
0973 91317 - 340 7104912
www.agriturismopianomartorino.com
APERTO TUTTO L’ANNO
Ristorante Pizzeria al Grottino
340 173 1663
Ristorante dell’Agriturismo Acacia
340 095 2976
Skanderberg Ristorante
377 336 2779
Maratea
Maratea è in posizione dominante sul Golfo di Policastro. Il centro abitato è abbarbicato sul versante settentrionale del Monte San Biagio, incorniciato dal fitto Bosco dei Carpini.
Trecchina
L'antica Triclina si sviluppa tra lo sperone roccioso del castello, a strapiombo sul fiume Noce, e il borgo adagiato su un terrazzo lacustre pleistocenico pianeggiante.
Rivello
L'antica città lucana di Sirinos che domina la Valle del Noce, fortificata dai longobardi, è da sempre luogo amato e raccontato da scrittori e artisti.
Lagonegro
La città che guarda al Massiccio del Sirino e alla costa di Maratea, con le sue ripide scalinate e i vicoli che risalgono verso il castello feudale
Nemoli
Il borgo al centro della Valle del Noce, circondato dai boschi che incorniciano il meraviglioso Lago Sirino, residuo di un grande bacino pleistocenico.
Lauria
Lauria è il paese più popoloso della Valle del Noce. Il centro abitato si compone di due rioni: quello superiore, il "Castello" e quello inferiore, detto il "Borgo".
Latronico
Latronico è la città del benessere dove, in località Calda, sgorgano le celebri acque termali. Il centro abitato è protetto dalla mole rocciosa del Monte Alpi.
Episcopia
Episcopia domina la valle del Sinni e le sue origini risalgono all'epoca bizantina quando fu fortificata con i due torrioni e il Castello che tutt'ora connotano il centro abitato.
Fardella
Sorto intorno alla fine del XVI secolo, Fardella si trova in una vallata del Parco Nazionale del Pollino circondata da fitte aree boschive.
Chiaromonte
Situato in un'area abitata sin dall'Età del Ferro, il centro storico di Chiaromonte è stato fortificato a partire dal medioevo a guardia della valle del Sinni e del Serrapotamo.
Senise
Uno dei principali centri abitati del Parco del Pollino, Senise si sviluppa nella valle del Sinni nel contesto dello splendido scenario della diga di Monte Cotugno.
Francavilla in Sinni
Francavilla sorse intorno alla Certosa di San Nicola, in un contesto ambientale e naturalistico di grande pregio tra zone montane e medie colline.
San Costantino Albanese
Il casale di Shën Kostandini fu fondato da comunità provenienti dall'Albania nel XVI secolo: la lingua e le tradizioni arbëreshe sono tuttora vive.
San Paolo Albanese
È il comune più piccolo della Basilicata, arroccato in posizione dominante sulla valle del Sarmento. San Paolo è stato fondato da gruppi di profughi albanesi nel XVI sec.
Cersosimo
Cersosimo sorge a confine con la Calabria in un'area abitata sin dal IV sec. a.C. Il suo nome deriva dal monastero bizantino dedicato a Santa Maria di Kyr-Zosimo.
Noepoli
L'antica Noja, di origini enotrie e lucane, sorge tra il Sinni e il Sarmento in un paesaggio suggestivo segnato da imponenti pareti e guglie rocciose.
San Giorgio Lucano
Fondato nel XVI secolo ad opera di profughi albanesi, il paese sorge in collina sul fiume Sarmento in un paesaggio contrassegnato da numerose grotte tra i calanchi.
Valsinni
L'antica Favale domina la Valle del Sinni arroccata intorno al castello dove oggi il Parco letterario rievoca la breve e sfortunata esistenza della poetessa Isabella Morra.
Colobraro
Antico centro basiliano, Colobraro sorge su uno sperone argilloso che fronteggia Valsinni, intorno al castello di epoca medievale da cui si domina la Valle fino allo Jonio.
Tursi
Il paese della "rabatana" sorse in un'area densamente popolata sia dagli enotri che dai greci; un paesaggio epico a cui ha dato voce il poeta tursitano Albino Pierro.
Rotondella
Per la straordinaria posizione panoramica, Rotondella è detta il "Balcone dello Jonio": dalla sommità del paese, infatti, l'orizzonte spazia dal Pollino alla costa magnogreca.
Nova Siri
Sorto come avamposto militare in epoca bizantina, al confine con la Calabria, Nova Siri rievoca la celebre Siris magnogreca attestata da Strabone.