Cersosimo: il paese di fondazione bizantina al confine con la Calabria
Il Comune di Cersosimo (PZ) è situato su una collina nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, ai piedi del massiccio omonimo, nella Valle del Sarmento, e confina con i comuni di San Paolo Albanese (PZ), Noepoli (PZ), San Giorgio Lucano (MT), Oriolo (CS), Alessandria del Carretto (CS) e Castroregio (CS). Il territorio è attraversato dal Canale Lappio, affluente del Fiume Sarmento.
Il suo nome deriva dal monastero Bizantino dedicato a Santa Maria di Kyr-Zosimo, di cui si trova una prima indicazione in una pergamena del 1043 ritrovata nel Syllabus Graecarum Membranarum custodito nell’Abbazia benedettina di Cava dei Tirreni.
Il patrimonio architettonico del borgo è costituito dalla Chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria (XV-XVI sec.), che al suo interno custodisce un organo dell’Ottocento realizzato da Michelangelo Colameo, e il Palazzo Valicenti (XVII sec.) con il suo portale in pietra scolpita e in legno intagliato con muratura a secco. All’ingresso del paese vecchio sono visibili i ruderi del monastero basiliano di Kyr-Zosimo (XI sec.), mentre nella zona archeologica in località Monte Castello sono state rinvenute strutture insediative risalenti al IV-III sec. a.C.
Ogni anno, il 16 maggio, si celebra la festa in onore della Beata Vergine Maria di Costantinopoli, Patrona di Cersosimo, proclamata ed incoronata "Regina della Valle del Sarmento", la cui statua lignea della seconda metà del Seicento viene condotta dal popolo in processione per le vie del paese.
Nella tradizione culinaria di Cersosimo c’è la cosiddetta “skorze arrej-arrej”, una zuppa invernale a base di cotica di maiale e legumi, cotta lentamente nella “pignatta”, un recipiente di terracotta posto nel camino accanto al fuoco. Una delizia che si usa consumare in occasione delle feste è lo Spumino, un dolcetto bianco meringato, a base di zucchero, noci e albumi, inserito nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Basilicata (P.A.T.).
548 m s.l.m.
539 abitanti
T.12: Cersosimo-Valsinni
Al momento non sono presenti strutture ricettive
Al momento non sono presenti ristoranti ma vi sono bar e punti vendita di alimentari.
Maratea
Maratea è in posizione dominante sul Golfo di Policastro. Il centro abitato è abbarbicato sul versante settentrionale del Monte San Biagio, incorniciato dal fitto Bosco dei Carpini.
Trecchina
L'antica Triclina si sviluppa tra lo sperone roccioso del castello, a strapiombo sul fiume Noce, e il borgo adagiato su un terrazzo lacustre pleistocenico pianeggiante.
Rivello
L'antica città lucana di Sirinos che domina la Valle del Noce, fortificata dai longobardi, è da sempre luogo amato e raccontato da scrittori e artisti.
Lagonegro
La città che guarda al Massiccio del Sirino e alla costa di Maratea, con le sue ripide scalinate e i vicoli che risalgono verso il castello feudale
Nemoli
Il borgo al centro della Valle del Noce, circondato dai boschi che incorniciano il meraviglioso Lago Sirino, residuo di un grande bacino pleistocenico.
Lauria
Lauria è il paese più popoloso della Valle del Noce. Il centro abitato si compone di due rioni: quello superiore, il "Castello" e quello inferiore, detto il "Borgo".
Latronico
Latronico è la città del benessere dove, in località Calda, sgorgano le celebri acque termali. Il centro abitato è protetto dalla mole rocciosa del Monte Alpi.
Episcopia
Episcopia domina la valle del Sinni e le sue origini risalgono all'epoca bizantina quando fu fortificata con i due torrioni e il Castello che tutt'ora connotano il centro abitato.
Fardella
Sorto intorno alla fine del XVI secolo, Fardella si trova in una vallata del Parco Nazionale del Pollino circondata da fitte aree boschive.
Chiaromonte
Situato in un'area abitata sin dall'Età del Ferro, il centro storico di Chiaromonte è stato fortificato a partire dal medioevo a guardia della valle del Sinni e del Serrapotamo.
Senise
Uno dei principali centri abitati del Parco del Pollino, Senise si sviluppa nella valle del Sinni nel contesto dello splendido scenario della diga di Monte Cotugno.
Francavilla in Sinni
Francavilla sorse intorno alla Certosa di San Nicola, in un contesto ambientale e naturalistico di grande pregio tra zone montane e medie colline.
San Costantino Albanese
Il casale di Shën Kostandini fu fondato da comunità provenienti dall'Albania nel XVI secolo: la lingua e le tradizioni arbëreshe sono tuttora vive.
San Paolo Albanese
È il comune più piccolo della Basilicata, arroccato in posizione dominante sulla valle del Sarmento. San Paolo è stato fondato da gruppi di profughi albanesi nel XVI sec.
Cersosimo
Cersosimo sorge a confine con la Calabria in un'area abitata sin dal IV sec. a.C. Il suo nome deriva dal monastero bizantino dedicato a Santa Maria di Kyr-Zosimo.
Noepoli
L'antica Noja, di origini enotrie e lucane, sorge tra il Sinni e il Sarmento in un paesaggio suggestivo segnato da imponenti pareti e guglie rocciose.
San Giorgio Lucano
Fondato nel XVI secolo ad opera di profughi albanesi, il paese sorge in collina sul fiume Sarmento in un paesaggio contrassegnato da numerose grotte tra i calanchi.
Valsinni
L'antica Favale domina la Valle del Sinni arroccata intorno al castello dove oggi il Parco letterario rievoca la breve e sfortunata esistenza della poetessa Isabella Morra.
Colobraro
Antico centro basiliano, Colobraro sorge su uno sperone argilloso che fronteggia Valsinni, intorno al castello di epoca medievale da cui si domina la Valle fino allo Jonio.
Tursi
Il paese della "rabatana" sorse in un'area densamente popolata sia dagli enotri che dai greci; un paesaggio epico a cui ha dato voce il poeta tursitano Albino Pierro.
Rotondella
Per la straordinaria posizione panoramica, Rotondella è detta il "Balcone dello Jonio": dalla sommità del paese, infatti, l'orizzonte spazia dal Pollino alla costa magnogreca.
Nova Siri
Sorto come avamposto militare in epoca bizantina, al confine con la Calabria, Nova Siri rievoca la celebre Siris magnogreca attestata da Strabone.