Episcopia: il paese dalle origini bizantine
Il Comune di Episcopia è situato all’interno del Parco Nazionale del Pollino, sulla sponda sinistra del fiume Sinni, e confina con i comuni di: Latronico (PZ), Fardella (PZ), Carbone (PZ), San Severino Lucano (PZ) e Chiaromonte (PZ). Il piccolo borgo sorge in una zona abitata fin dal VII secolo a.C., circostanza confermata dal ritrovamento di molti reperti archeologici che attestano gli intensi rapporti tra le popolazioni indigene degli Enotri, i Greci e gli Etruschi.
Il Castello di Episcopia domina il paese e tutta la valle sottostante. Fu eretto dai Bizantini per ragioni difensive sopra un alto sperone roccioso nei pressi di una roccaforte preesistente sicuramente di epoca longobarda, come risulta da un documento dell’anno Mille redatto da Oreste Geremia, Patriarca di Gerusalemme, e faceva parte di una serie di fortezze difensive a presidio della Valle del Sinni, antica linea di confine tra la Basilicata e la Calabria.
La presenza del Castello ha consentito lo sviluppo del borgo il cui completamento urbanistico è avvenuto verso la fine del 1400 grazie ai marchesi dalla Porta, succeduti ai Sanseverino rimasti al governo per diversi secoli e spodestati a seguito della congiura dei Baroni nel 1486.
Del patrimonio architettonico si possono ammirare: la Chiesa Matrice dedicata a San Nicola di Bari (XVI sec.) che custodisce una tela cinquecentesca dell’Annunciazione e una scultura in marmo del Santo; il Convento e la Chiesa di S. Antonio; il Monastero di S. Maria del Piano fondato nel 952 d.C. in una radura amena poco distante dal paese da alcuni monaci basiliani poi divenuti Santi, e che al suo interno custodisce molte opere antiche e di pregio tra cui una statua lignea della Madonna col Bambino (XVI sec.). Tra i vari palazzi nobiliari di particolare pregio è il portale di Palazzo Frabasile (sec. XIX) scolpito in pietra nel sec. XVIII-XIX ad opera di scalpellini locali.
Ogni anno, il 4 e il 5 agosto, si celebra la festa in onore della Madonna del Piano.
Tra i prodotti tradizionali sono da gustare la ‘Tapanedda’ (P.A.T.), un pane ottenuto da farine locali di grano duro cappelli e tenero carosella e lievito madre, uova, peperoni di Senise e salsiccia. Il pane casereccio viene cavato e riempito con una frittata di uova, peperoni e salsiccia. Insieme all’olio di cottura si insaporisce chiuso in un canovaccio di canapa ‘u stiavucche’; e i ‘Rsskatiedde Cca Muddiche’ (P.A.T.), pasta ottenuta con farine locali di grano duro cappelli e grano tenero carosella condita con mollica di pane e peperoni di Senise o pomodori.
530 m s.l.m.
1273 abitanti
T.5: Episcopia-Fardella
T.6: Episcopia-Fardella
Locanda Rurale San Nicola
C.da Demanio S.S. Sinnica km 653
0973 259103 – 349 4183678
https://www.locandaruralesannicola.it/
La Cantina del Tartufo
Via Ing. G. Bruno 71
389 1991212 – 329 8550412
https://lacantinadeltartufo.com/
Locanda Rurale San Nicola
C.da Demanio S.S. Sinnica km 653
0973 259103 – 349 4183678
https://www.locandaruralesannicola.it/
Ristorante La Piccola Fattoria
Contrada Cucone
0973 655072
Maratea
Maratea è in posizione dominante sul Golfo di Policastro. Il centro abitato è abbarbicato sul versante settentrionale del Monte San Biagio, incorniciato dal fitto Bosco dei Carpini.
Trecchina
L'antica Triclina si sviluppa tra lo sperone roccioso del castello, a strapiombo sul fiume Noce, e il borgo adagiato su un terrazzo lacustre pleistocenico pianeggiante.
Rivello
L'antica città lucana di Sirinos che domina la Valle del Noce, fortificata dai longobardi, è da sempre luogo amato e raccontato da scrittori e artisti.
Lagonegro
La città che guarda al Massiccio del Sirino e alla costa di Maratea, con le sue ripide scalinate e i vicoli che risalgono verso il castello feudale
Nemoli
Il borgo al centro della Valle del Noce, circondato dai boschi che incorniciano il meraviglioso Lago Sirino, residuo di un grande bacino pleistocenico.
Lauria
Lauria è il paese più popoloso della Valle del Noce. Il centro abitato si compone di due rioni: quello superiore, il "Castello" e quello inferiore, detto il "Borgo".
Latronico
Latronico è la città del benessere dove, in località Calda, sgorgano le celebri acque termali. Il centro abitato è protetto dalla mole rocciosa del Monte Alpi.
Episcopia
Episcopia domina la valle del Sinni e le sue origini risalgono all'epoca bizantina quando fu fortificata con i due torrioni e il Castello che tutt'ora connotano il centro abitato.
Fardella
Sorto intorno alla fine del XVI secolo, Fardella si trova in una vallata del Parco Nazionale del Pollino circondata da fitte aree boschive.
Chiaromonte
Situato in un'area abitata sin dall'Età del Ferro, il centro storico di Chiaromonte è stato fortificato a partire dal medioevo a guardia della valle del Sinni e del Serrapotamo.
Senise
Uno dei principali centri abitati del Parco del Pollino, Senise si sviluppa nella valle del Sinni nel contesto dello splendido scenario della diga di Monte Cotugno.
Francavilla in Sinni
Francavilla sorse intorno alla Certosa di San Nicola, in un contesto ambientale e naturalistico di grande pregio tra zone montane e medie colline.
San Costantino Albanese
Il casale di Shën Kostandini fu fondato da comunità provenienti dall'Albania nel XVI secolo: la lingua e le tradizioni arbëreshe sono tuttora vive.
San Paolo Albanese
È il comune più piccolo della Basilicata, arroccato in posizione dominante sulla valle del Sarmento. San Paolo è stato fondato da gruppi di profughi albanesi nel XVI sec.
Cersosimo
Cersosimo sorge a confine con la Calabria in un'area abitata sin dal IV sec. a.C. Il suo nome deriva dal monastero bizantino dedicato a Santa Maria di Kyr-Zosimo.
Noepoli
L'antica Noja, di origini enotrie e lucane, sorge tra il Sinni e il Sarmento in un paesaggio suggestivo segnato da imponenti pareti e guglie rocciose.
San Giorgio Lucano
Fondato nel XVI secolo ad opera di profughi albanesi, il paese sorge in collina sul fiume Sarmento in un paesaggio contrassegnato da numerose grotte tra i calanchi.
Valsinni
L'antica Favale domina la Valle del Sinni arroccata intorno al castello dove oggi il Parco letterario rievoca la breve e sfortunata esistenza della poetessa Isabella Morra.
Colobraro
Antico centro basiliano, Colobraro sorge su uno sperone argilloso che fronteggia Valsinni, intorno al castello di epoca medievale da cui si domina la Valle fino allo Jonio.
Tursi
Il paese della "rabatana" sorse in un'area densamente popolata sia dagli enotri che dai greci; un paesaggio epico a cui ha dato voce il poeta tursitano Albino Pierro.
Rotondella
Per la straordinaria posizione panoramica, Rotondella è detta il "Balcone dello Jonio": dalla sommità del paese, infatti, l'orizzonte spazia dal Pollino alla costa magnogreca.
Nova Siri
Sorto come avamposto militare in epoca bizantina, al confine con la Calabria, Nova Siri rievoca la celebre Siris magnogreca attestata da Strabone.